Un vino tipico locale ricavato da un vitigno tra la fine dell’ 800 e gli inizi del 900 dalla Sicilia, a seguito della filossera che colpì a fine 800 le nostre vigne. Il signor Pietro Filaferro ufficiale dell’esercito che aveva prestato il suo servizio militare a Catania, ebbe l’idea di rimpiazzare le viti ammalate con questo vitigno proveniente dalla piana di Mascali alle falde dell’Etna. La nuova vite, di tipo selvatico e non bisognosa di particolari cure, caratterizzata da un grappolo di forma allungata con piccoli e succosi acini, attecchì subito e si espanse su tutto il territorio contermine per la produzione ad uso locale. La denominazione originale Siciliana non venne mai usata ed a Rivarotta lo si chiamò “Siôr Pieri“, ossia il vino che il signor Pietro Filaferro aveva introdotto, o “armellin” da Arturo Armellini che aveva sposato la di lui figlia Amelia ed amministrava i beni della villa. Nel ricordo degli anziani le figure di Filaferro e dell’Armellini si sovrappongono in un unica persona il “Siôr Pieri“. Se nel resto del comune “Rivarotta” a Palazzolo dello Stella viene chiamato “Siciliano” chiaramente per le sue origini.
Attualmente solo pochi appassionati coltivano piccoli filari di questo particolare vino.